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Occorre tantissimo impegno per realizzare campagne promozionali ad hoc, per gestire al meglio il proprio sito web ed ancora di più per potersi assicurare un traffico di utenza adeguato alle proprie esigenze. Il problema aumenta ovviamente nel caso in cui nel proprio settore vi siano molti siti competitor, in grado di “rubare” sufficiente traffico.
Nonostante tutto però vi è un altro pericolo costantemente in agguato. Si tratta dei rischiosi quanto necessari Google Update. Si parla di Google in quanto si tratta del motore di ricerca più comune, ma lo stesso discorso può essere applicato ovviamente anche per ogni altro motore.
Nel tempo infatti gli sviluppatori diffondono aggiornamenti certamente importanti, ma in grado però di causare grosse oscillazioni nel traffico di utenza e nel ranking delle singole pagine.
Alcune parole chiave potrebbero quindi non rendere più come nel periodo precedente all’update. Per capire quale parola chiave ha subito maggiormente l’influsso di tali modifiche è consigliato innanzitutto l’utilizzo di Google Analytics.
Facendo l’accesso al proprio account e dirigendosi poi su “comportamenti” potrete cliccare su “contenuto sito” e poi su “tutte le pagine”. Selezionando il segmento su “traffico organico” e la data al periodo precedente e successivo all’update, potrete accedere a dati utili in merito al calo o all’aumento di ranking.
Applicando poi questi utili dati all’utilizzo di SEMrush o ad altri utili tool come Google Keyword Planner, potrete valutare quali parole chiave hanno avuto un calo di prestazione. A quel punto è conveniente valutare due opzioni: può essere utile modificare subito le proprie parole chiave per cercare di aumentare immediatamente il traffico in base alle nuove tendenze, oppure può essere altrettanto conveniente attendere qualche giorno per valutare eventuali aumenti e ritorni di ranking.
Gli aggiornamenti vanno comunque considerati con grande attenzione, in quanto possono causare modifiche periodiche molto oscillatorie. Nel tempo Google rilascia infatti aggiunte ai propri update, per cercare di limitare oltremodo queste oscillazioni generalmente piuttosto complesse.
Foto SEMrush
